La risposta è la stessa di quella utilizzata per gli altri sistemi impiantistici:

Un sistema di controllo del fumo è necessario ogni qualvolta c’è un’evidenza nella valutazione del rischio incendio.
Tale valutazione del rischio può essere effettuata direttamente dai VVF, con relativo obbligo normativo derivato da un decreto, oppure essere effettuata dal progettista con il nuovo Codice di prevenzione incendi.

Se questa informazione ti basta puoi fermarti qui; se invece vuoi sapere come si valuta l’eventuale installazione continua a leggere le prossime informazioni.

Devi sapere che con il fumo viene disperso circa il 70% del calore sviluppato dall’incendio, per questo tecnicamente si dice che gli “evacuatori” di fumo sono parte di un sistema denominato “controllo di fumi e calore”.

Questa soluzione si suddivide in due tipologie:

  • Smaltimento fumo e calore:
    • naturale, ossia delle aperture (finestrate o no) che facilitino l’opera di estinzione dei soccorritori.;
    • forzata, con dei particolari ventilatori “a getto” (JETFAN), utilizzati di solito in gallerie e autorimesse.
  • Evacuazione di fumi e calore, che sono invece dei sistemi che creano e mantengono uno strato d’aria “respirabile” nella porzione inferiore dell’ambiente protetto in modo da lasciare le vie di esodo libere da fumo e calore, agevolando le operazioni antincendio, migliorando lo smaltimento del calore e quindi i danni all’attività, agevolando il ripristino delle condizioni di sicurezza dell’attività dopo l’emergenza.
    Anche in questo caso si suddividono in:
    • naturale, con delle aperture certificate, progettate con la UNI 9494-1;
    • forzata, con un sistema di ventilazione e aperture progettato con la UNI 9494-2:

Tali sistemi di protezione attiva sono di frequente utilizzati in combinazione con gli impianti di rivelazione e sono basati sullo sfruttamento del movimento verso l’alto delle masse di gas caldi generate dall’incendio che, se è possibile realizzare aperture sulla copertura, vengono evacuate all’esterno. Tale soluzione è chiamata sistema di evacuazione naturale di fumo e calore (SENFC).

Quando l’evacuazione naturale non è possibile, perché siamo in un locale con un solaio interpiano senza copertura, si può utilizzare il sistema di evacuazione forzata di fumo e calore (SEFFC), tramite canalizzazioni e unità ventilanti resistenti alle alte temperature.

L’obbligo di installazione queste soluzioni dipende dai seguenti fattori:

  • quantità di merce combustibile presente nell’attività;
  • presenza di occupanti;
  • superficie del compartimento da proteggere;
  • geometria dei locali;
  • presenza di sostanze pericolose in quantità rilevanti;
  • presenza di lavorazioni pericolose che potrebbero innescare un incendio.

In estrema sintesi…

Se non hai competenze nella sfera della sicurezza antincendio, difficilmente potrai capire se sei obbligato ad installare gli evacuatori di fumo e calore. Dovrai quindi chiamare il tuo tecnico di fiducia e fornirgli tutte le informazioni necessarie per un’attenta valutazione.

Hai bisogno di saperne di più?

Le informazioni sono tante e non è facile riassumerle tutte in un articolo. Puoi però continuare la navigazione per cercare quello che ti serve…

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