L’intervista di questo mese riguarda la fire investigation, uno dei rami più affascinanti della prevenzione incendi ed anche quello più scevro da prescrizioni normative che spesso imbrigliano i tecnici più capaci.

A tal proposito, ci ha offerto la sua disponibilità l’ing. Luciano Cadoni, uno tra i massimi esperti italiani della materia nonché autore di un libro stampato proprio in questo 2022 che, a parere del sottoscritto, è un raro esempio di come sia possibile fare editoria tecnica seria senza scopiazzare le norme.

Nel rispetto della nostra linea editoriale, ripercorriamo alcune tappe della vita dell’autore per poi presentare la fire investigation e presentare il suo ultimo libro.

Buona lettura

Andrea Rattacaso

L’ing. Luciano Cadoni si è laureato in ingegneria civile presso l’Università di Cagliari nel 1984 ed è entrato come Ispettore Antincendio nel CNVVF nel 1986.
Ha diretto numerosi comandi (Sassari, Oristano, L’Aquila e Cagliari) ed anche l’Area nucleare della Difesa Civile presso il Ministero dell’Interno, congedandosi nel 2018. Tra le varie attività svolte, una delle più importanti è quella di consulente tecnico d’ufficio e di parte in ambito giudiziario in vari settori, compreso quello dell’investigazione sulle cause di incendi ed esplosioni

Ciao Luciano, ti ringrazio per avermi concesso un’intervista sul tema della fire investigation. Se per te va bene, vorrei iniziare presentando ai lettori il tuo percorso professionale.

Grazie Andrea sono molto felice di poter rispondere alle tue domande.

Conseguo la laurea in Ingegneria Civile nel 1984 a Cagliari, la città dove sono nato e dove vivo attualmente; dopo un paio di anni di libera professione, nel 1986 entro come Ispettore Antincendio nel Corpo Nazionale dei vigili del Fuoco.

Vengo promosso Dirigente nel 2003 e sono incaricato, in qualità di Comandante Provinciale, di dirigere nell’ordine il Comando di Sassari, il Comando di Oristano, l’Area nucleare della Difesa Civile presso il Ministero dell’Interno, il Comando di L’Aquila ed infine il Comando di Cagliari.

Nel frattempo, conseguo la laurea in Ingegneria della Sicurezza e della protezione presso l’Università di Roma La Sapienza nel 2009. Mi congedo dal Corpo Nazionale VVF nel mese di Giugno 2018.

Ho svolto e svolgo attività di Consulente Tecnico d’Ufficio e di Parte in ambito giudiziario in vari settori, compreso quello dell’investigazione sulle cause di incendi ed esplosioni, ed attualmente collaboro con una Società di consulenza in qualità di Fire Expert.

Ho pubblicato negli anni scorsi:

  • L’autocombustione negli stoccaggi di cereali, Lulu.com – 2008
  • Statistiche delle esplosioni di cereali e valutazione dei rischi, Lulu.com – 2009;
  • Practical manual for updating of CBRN planning. And short notes for the preparedness to crisis management, Aracne Editrice – 2015

Oltre a numerosi articoli scientifici in materia di rischi di incendio e di rischi NBCR (nucleari, biologici, chimici e radiologici).

Oggi svolgo attività di docente a contratto per l’Università di Cagliari e di Varese, ed insegno inoltre presso Ordini professionali, Enti Pubblici e Privati in occasione di seminari ed attività di formazione in materia di sicurezza antincendio e di fire investigation.

Sono componente del Comitato Scientifico dei Master Internazionali “Protection against CBRNe events” dell’Università di Roma Tor Vergata.

Mi complimento con te per il tuo prezioso curriculum che, lavorando nel CNVVF, sei anche riuscito a mettere al servizio della collettività.
Focalizzandoci sull’investigazione di incendi ed esplosioni, volevo chiederti come mai, a livello umano, hai sentito di volerti impegnare in questo aspetto specifico della prevenzione incendi.

La fire investigation, nell’ambito dell’ingegneria forense, ha rappresentato per me la naturale evoluzione delle mie competenze ed è ciò che attualmente mi appassiona maggiormente, perché è un’attività che richiede sia approfondite competenze teoriche che una grande esperienza pratica e, nello stesso tempo, offre un pizzico di avventura e di gusto del mistero, ingredienti che rendono le indagini sempre nuove e diverse fra di loro.

Figura 1 – Scenario post incendio in un appartamento

Vorresti raccontarci qualche curiosità in merito?

L’indagine più curiosa, che ricordo spesso anche nel corso delle mie lezioni, è una delle prime che mi venne assegnata da un magistrato cagliaritano, indagine che mi ha dato grande soddisfazione e che mi incoraggiato fortemente a seguire questo percorso professionale.

Si trattava dell’omicidio di un uomo ritrovato bruciato nel letto della propria povera abitazione, mentre i pochi materiali di indagine disponibili erano costituiti esclusivamente dalla repertazione fotografica della scena del crimine e dalla perizia medico legale sulla vittima; la casa, infatti, era stata demolita da tempo e pertanto non poteva essere ispezionata!

Il magistrato non mi aveva detto, ovviamente, che due indiziati si trovavano già in carcere e che quindi il sospetto del dolo era molto forte: il quesito consisteva, pertanto, nello stabilire le cause dell’incendio.
La mia attività si è pertanto svolta unicamente sull’esame delle fotografie (il medico legale non ha trovato tracce di offesa e la vittima è morta a seguito degli effetti dell’incendio), che ritraevano la vittima bruciata sul suo letto all’interno di una piccola camera annerita dal fumo dell’incendio. Altre foto ritraevano gli altri ambienti della casa pure interessati dai fumi della combustione.

In sostanza ciò che risultava bruciato era solo il letto della vittima, con la relativa biancheria, e poche carte di libri e giornali che probabilmente circondavano il letto. Si trattava quindi di un modestissimo carico di incendio e di un incendio che non si era generalizzato neanche alla stanza da letto (dove l’armadio e gli altri oggetti erano solamente anneriti dal fumo).

A questo punto la mia attenzione si è concentrata sul materasso, che risultava carbonizzato nella metà superiore, oltre che sulla vittima che risultava quasi completamente carbonizzata.

Nel corso delle prime indagini, svolte dai Carabinieri circa 5 anni prima, gli stessi erano giunti alla conclusione che l’incendio era stato provocato da un mozzicone di sigaretta o da una candela che la vittima utilizzava per fare luce nella casa, non essendo presente una fornitura di energia elettrica. Il fatto che la vittima fosse dedita all’alcol confermava, a quel tempo, la tesi della causa accidentale!

Osservando tuttavia il materasso e la profondità della sua carbonizzazione, ho avuto subito il dubbio circa la possibilità che fosse stato utilizzato un accelerante: essendo infatti l’ambiente scarsamente ventilato era difficile che la combustione potesse essere supportata dal comburente necessario a far bruciare una superficie così ampia. Ho proceduto quindi a svolgere alcune sperimentazioni all’interno della sede VVF di Viale Marconi ed ho tentato di far bruciare un vecchio materasso, prima con una sigaretta accesa poi con una candela accesa, ma senza successo: la fiamma si spegneva poco dopo l’innesco dopo aver appena carbonizzato una piccolissima area intorno all’innesco, pur essendo in un ambiente molto più ampio rispetto all’abitazione della vittima.

Ho proceduto, a questo punto, ad irrorare il materasso con alcool denaturato ed innescare con una candela accesa: la fiamma si è rapidamente estesa ed ha carbonizzato in profondità il materasso! Ho completato la mia relazione di consulenza, senza tuttavia allegare le foto della sperimentazione e sostenendo, nelle conclusioni, la dolosità dell’incendio semplicemente sulla base delle considerazioni che ho appena esposto.

Chiamato a testimoniare in dibattimento, ho confermato la mia ricostruzione dell’evento e durante il contro esame da parte della difesa ho potuto presentare al Giudice i risultati della mia sperimentazione, nonostante la scontata opposizione della difesa. Durante la mia testimonianza i due indiziati, presenti in aula, hanno iniziato ad accusarsi a vicenda, ammettendo pubblicamente le proprie responsabilità sul crimine.

I due criminali in sostanza hanno ucciso il povero anziano per derubarlo della pensione di circa 160.000 lire e dopo averlo stordito, hanno dato fuoco alla stanza cospargendo di un liquido infiammabile il letto e la vittima, che in definitiva è morta bruciata.

Che bell’aneddoto, sembra quasi la trama di un film giallo.
Ho visto che, tra le tue pubblicazioni, a febbraio 2022 la casa editrice SANTELLI EDITORE ha pubblicato il tuo libro “Manuale delle investigazioni sulle cause di incendi ed esplosioni. Guida teorica e pratica con applicazioni di ingegneria forense”. Come mai hai deciso di voler condividere le tue conoscenze?

Figura 2 – Scheda sintetica del libro

Dopo anni di attività nel campo della sicurezza antincendio ho sentito e sento il dovere di condividere le conoscenze e le competenze che ho maturato sia durante il mio servizio nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che nella pratica forense.

La prima occasione di condivisione si è verificata nel 2019 quando ho tenuto un corso sulle cause di incendi ed esplosioni agli Ingegneri iscritti all’Ordine di Cagliari: Il risultato e gli apprezzamenti dei numerosi colleghi che hanno partecipato a quei corsi e la successiva difficoltà a tenere ancora lezioni in presenza, mi ha indotto a riportare in un libro i contenuti di quelle lezioni.

La guida, pertanto, deriva essenzialmente da quelle lezioni riorganizzate e razionalizzate e propone, in sintesi, un approccio teorico e nello stesso tempo pratico al problema dell’investigazione su incendi ed esplosioni.

Quindi, alla fine, come hai deciso di strutturare il libro e come può essere utilizzato al meglio nella professione tecnica?

Si tratta di un manuale unico nel suo genere, destinato prevalentemente ad un pubblico non di specialisti.
Il libro espone un metodo in cinque passi per la ricerca delle cause di incendi ed esplosioni, frutto appunto della mia esperienza professionale.

È Illustrato con oltre 100 immagini, tra diagrammi, figure e foto, e propone un percorso che conduce il lettore, con un linguaggio semplice ed immediato, alla comprensione dei principali meccanismi che governano la dinamica degli incendi e delle esplosioni per arrivare fino alla proposta di un metodo di indagine in 5 passi che, nei successivi casi di studio, trova un’applicazione pratica facilmente comprensibile.

Figura 3 – Metodo scientifico per le investigazioni di incendi ed esplosioni basato su NFPA 921 [1]

Nell’introduzione vengono delineati i numerosi ambiti nei quali si svolge la difficile attività dell’investigatore e le principali regole procedurali. Nel capitolo successivo si descrivono, in modo sintetico, i principi della chimica e della fisica degli incendi e delle esplosioni per analizzare, nel seguito, le principali cause e come riconoscere le stesse nonostante gli effetti distruttivi dei fenomeni in esame. Nel quarto capitolo viene illustrata la metodologia di indagine con una breve descrizione degli strumenti oggi a disposizione, quali, ad esempio, la semiotica degli incendi e l’ingegneria della sicurezza antincendio.

Gli esempi pratici del quinto capitolo comprendono una serie di applicazioni di ingegneria forense, tra incendi ed esplosioni, selezionate fra le numerose consulenze svolte nel corso degli ultimi anni.
Nelle Appendici poi sono riportate le principali norme di prevenzione incendi, una serie di tabelle utili per le attività di indagine e la nomenclatura in materia antincendio.

Il libro si rivolge a tutti coloro che per vari motivi si devono occupare di incendi ed esplosioni, come per esempio: Agenti ed Ufficiali di Polizia giudiziaria, Vigili del Fuoco, Servizi di igiene, prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, Periti dei Tribunali, Periti assicurativi, Responsabili aziendali della sicurezza, studenti universitari di ingegneria della sicurezza e di corsi di specializzazione e Professionisti della prevenzione e della sicurezza.

Ci avviamo verso la fine dell’intervista: cosa suggerisci ai più giovani che sono alla ricerca di un lavoro al quale dedicarsi con passione?

Ai più giovani suggerisco innanzitutto di non rinunciare mai ai propri sogni e di non accontentarsi dei traguardi raggiunti: io desideravo fare l’ingegnere occupandomi di problematiche trasversali rispetto ai diversi ambiti e ho scoperto il settore della sicurezza antincendio che mi ha affascinato fin dall’inizio della mia carriera, essendo un campo multidisciplinare che richiede studio e impegno.

Il campo dell’ingegneria forense ed in particolare quello della fire investigation, inoltre, rappresenta un settore emergente nel quale sono molte le richieste di personale specialistico, non solo in ambito giudiziario ma anche in ambito assicurativo: gli esperti sono pochi e purtroppo a volte non si riesce a dialogare perché manca una sufficiente preparazione da parete dei diversi attori, spesso anche con il titolo di ingegnere.

Ringraziandoti ancora per la cortese intervista che mi hai rilasciato, chiudo con la domanda a cui tengo di più, quella che secondo me si condensa nel cuore del professionista: in tutto il tuo percorso lavorativo, passato ed attuale, cosa ti ha appagato di più?

Ciò che rimane dopo tanti anni di servizio in un Corpo come quello dei Vigili del Fuoco ed anche ora durante la mia attività professionale nel campo della sicurezza, è la consapevolezza di essere stato e di poter essere ancora utile a tanti, per far crescere la cultura della prevenzione non solo nelle aziende e nelle attività lavorative ma anche negli ambienti di vita quotidiana e ciò mi gratifica molto.

Lottare e a volte rischiare la vita per garantire l’incolumità di donne, uomini e bambini oltre che tutelare l’ambiente, insieme allo sforzo per prevenire incidenti gravi garantendo una vita serena e sufficientemente sicura, tuttavia porta anche, tra le varie conseguenze, a scoprire rapporti umani autentici e sinceri che spesso durano nel tempo.

La professione nel settore antincendio e nella fire investigation ti mette a contatto con tante situazioni le più diverse ed ogni volta, nell’offrire il mio modesto contributo, mi sento arricchito da quelle persone e quegli ambienti che cerco in qualche modo di migliorare, almeno per ridurre i rischi di incendio. Anche le esperienze più tragiche, per lasciando un profondo dolore, sento che mi aiutano a valorizzare ciò che più conta nella vita, i valori più veri e autentici.

Per approfondimenti

RIFERIMENTIFONTI
NDRNota della redazione
[1]NFPA 921 – Guide for Fire and Explosion InvestigationsNFPA

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