Allora accendiamolo veramente!

Leggi ciò che ho da dirti e poi decidi.

Credo fermamente che, nella vita di ogni uomo, pieno o vuoto che sia il suo conto in banca, si dovrebbero avere almeno le risposte a queste due domande:

Ho preso una decisione per il mio futuro?

Ho in questo momento un traguardo da raggiungere?

Dovresti chiedertelo se non l’hai fatto, perché queste domande ci aiutano a capire se siamo pronti per poter realizzare grandi imprese, quanto siamo maturi per concretizzare i nostri obbiettivi ed essere soddisfatti di noi stessi.

Se pensiamo ai nostri genitori, o in genere alle persone a cui dobbiamo il bene della nostra vita, sappiamo che sono stati capaci di compiere due atti importantissimi:

  • decidere degli obbiettivi;
  • effettuare delle rinunce;

Sono queste le azioni che gli hanno dato modo di superare i loro limiti, migliorarsi e concretizzare progetti di vita.

E per noi vale la stessa regola, inesorabile, da cui dipende buona parte delle cose che sono accadute e che accadranno da adesso in poi.

Ma abbiamo sempre fatto così! Perché cambiare?

Questa frase, trita e ritrita, è stata usata tantissime volte per criticare la resistenza al cambiamento. Ma, realmente, perché non ci fermiamo seriamente a riflettere sul perché non vogliamo cambiare ciò che fino ad oggi ha comunque funzionato.

Nel nostro passato ci sono tante cose che avremmo voluto fare e non abbiamo mai realizzato; i motivi possono essere diversi e certamente abbiamo avuto le nostre ragioni per agire in un determinato modo.

Proprio le scelte che abbiamo compiuto infatti determinano in gran parte la situazione in cui siamo, per questo ti chiedo:

Sei soddisfatto della tua situazione attuale?

Se lo sei, per me è un piacere sapere che oggi esistono persone che riescono a centrare i propri obbiettivi, con spalle larghe a sufficienza per poter sostenere buona parte degli imprevisti della vita (tutti non si può ovviamente, lo sappiamo 😁 ).

Se invece non lo sei, forse è perché il tuo passato ti ha condizionato così tanto che, pur di andare avanti, hai finito per far diventare normale una situazione che in realtà potrebbe fruttarti ancora di più.

Non credo ci sia malafede in questo, ma penso sia un nostro dovere comprendere le motivazioni delle nostre scelte e pianificare degli interventi tali da ripristinare una condizione incentivi il miglioramento continuo.

Mi manca il tempo, il denaro e addirittura le risorse mentali per poter solo pensare ad un cambiamento!

Non sono uno sprovveduto.

So che ci sono delle scadenze fisse da rispettare: il salario dei dipendenti, le rate del finanziamento, la “consegna per ieri”…

Tutti questi pensieri sono perfetti per toglierci la lucidità necessaria a compiere le scelte più giuste per gli aspetti fondamentali della nostra vita.

Le ansie, anche se siamo bravi a sostenerne il peso, ci portano via serenità e, pur di stare meglio, arriviamo ad occuparci oggi di ciò che dovremmo fare domani.

Tutto ciò è normale, guai se non fosse così: se a fine mese ho delle scadenze programmate, è normale lavorare oggi affinché si possano rispettare gli accordi presi.

Il problema nasce quando esageriamo e arriviamo a commettere almeno uno di questi due errori imperdonabili:

  1. avere la presunzione di saper leggere il futuro, quando ci tuteliamo per un imprevisto irrazionale e frutto della nostra paura;
  2. far finta di non vedere i nostri errori quotidiani, forse per evitare altre ansie, per non perdere quella poca serenità che c’è rimasta.

Non penso che sia necessario sentirsi in colpa: errare è umano ed è inevitabile soprattutto quando cerchi di compiere grandi imprese.

Si può però migliorare la nostra reazione quando la vita ce ne dà la possibilità: rimediare, pianificare una soluzione dilazionata nel tempo e adattata alle nostre risorse economiche, temporali e mentali.

Conta quello che posso fare oggi

Allora lo hai un obbiettivo da raggiungere?

Ci stai già lavorando e stai avendo delle difficoltà?

Penso che saprai bene dell’immutabile legge secondo cui:

Nulla che abbia davvero valore si ottiene senza sacrificio.

Se non hai un obbiettivo ben chiaro, con i tuoi sacrifici rischieresti di costruire qualcosa che in realtà non hai mai voluto.

Certamente le piccole gioie non mancheranno ma, quando hai le idee chiare, ricorda che ogni tua conquista quotidiana ti avvicina passo dopo passo a realizzare il tuo disegno originale.

L’abbiamo accesa?

Sì, parlo proprio della tua passione, quella volontà indomabile di realizzare quello a cui teniamo, anche a costo di enormi sacrifici e rinunce.

Tutte le persone impegnate a costruire il futuro hanno avuto persone che gli hanno dato una mano e tu, molto probabilmente, avrai al tuo fianco i tuoi familiari, i tuoi soci, i tuoi dipendenti, i fornitori o chiunque viva nel tuo circuito sociale.

Vivere pienamente le nostre passioni significa anche tutelare ciò che ci dà la possibilità di poterlo fare:

  • proteggendo le persone che collaborano con te;
  • proteggendo macchinari e strumenti fondamentali per il lavoro;
  • proteggendo i prodotti di valore depositati nella tua azienda;
  • prevenendo gli eventuali incidenti di percorso, in modo strategico, senza farsi dominare dalle ansie;

Proprio in questo percorso fondamentale noi possiamo aiutarti, valorizzando il tuo progetto, proteggendo il fuoco della tua passione.


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