Una leggenda italiana narra che una corretta gestione dei processi possa essere più vantaggiosa di un investimento in risorse umane e mezzi innovativi.
Sempre questa leggenda, che non è più di un racconto popolare, racconta che anche le persone più competenti con il meglio delle attrezzature sul mercato non riuscirono a raggiungere i loro obbiettivi senza una corretta pianificazione e gestione integrata.
A parte gli scherzi, oggi si parla seriamente (ma non troppo) di uno degli argomenti più bistrattati nella prevenzione incendi: la gestione della sicurezza antincendio (che da adesso abbrevierò in GSA).
Uno svantaggio non indifferente
Una massima dice che:
Per capire dove possiamo arrivare, bisogna conoscere da dove veniamo
Non posso quindi non tirare in ballo la situazione della stragrande maggioranza di piccole imprese italiane, che a mio parere si può riassumere in questi 8 punti:
1 | Troppa carta, pochi fatti | Complicati sistemi di gestione con documenti, procedure, piani di lavoro, ecc. che non coincidono assolutamente con la realtà. |
2 | Mancanza di motivazione | Nei titolari dell’attività per cause imprenditoriali e/o addirittura nei dipendenti stessi che spesso non se la sentono di andare oltre la loro funzione minima per l’azienda |
3 | Abbiamo sempre fatto così! | Sono anni che l’azienda riesce a lavorare bene nelle condizioni attuali, non ha senso cambiare! E poi si scopre che non hanno mai rispettato le norme di sicurezza. |
4 | Non abbiamo tempo per sperimentare nuove procedure! | Si lavora sempre di corsa, quest’anno i dipendenti non sono nemmeno riusciti a fare le ferie, come si può pensare di sprecare altro tempo? Ma se si trovasse una procedura che facesse risparmiare tempo a tutti? |
5 | Manager improvvisati che prima erano bravi a fare altro | Lo psicologo J. Peter disse negli anni ’60: “Ogni membro di un’organizzazione gerarchica sale nei livelli della gerarchia sino a raggiungere il suo massimo livello di incompetenza“. Spesso accade che un bravo dipendente diventi con il tempo capo squadra, o capo reparto. Ma chi lo dice che quel dipendente che era bravissimo a saldare, o a disegnare, sarà anche anche bravo a gestire processi e persone? Ecco che quindi accade che persone bravissime, per avere 150 € in più in busta paga e faticare un po’ meno, finiscono per assumere ruoli con cui affossano la propria azienda. |
6 | Risparmiare, risparmiare, risparmiare | Ricerca e sviluppo assente, personale mal pagato e/o non adeguatamente formato, macchinari e apparecchi obsoleti. |
7 | Esternalizzazione dei costi | Se c’è un qualcosa che in Toscana costa 10, facciamola fare in Calabria che costa 7, o in Cina che costa 3. Oppure, non chiamiamo mai gli stessi fornitori di prodotti o servizi, così si mettono in concorrenza tra loro e abbassano i prezzi. |
8 | Le piccole imprese faticano ad organizzarsi | Ragionevolmente, e forse è normale che sia così, un’azienda di 5-10 persone non investirà in procedure di ottimizzazione in quanto su numeri piccoli i miglioramenti sono meno marcati. |
Con queste premesse, indipendentemente dagli obblighi di legge che possano sostenere i nostri buoni propositi, esistono una serie di fattori sociali-economici-gestionali che vanno analizzati e valutati prima di poter almeno sperare che anche il più semplice sistema di gestione possa essere realmente attuato.
Possiamo migliorare solo ciò che si può monitorare
Un mio vecchio professore universitario diceva (ma non so se sia vero in assoluto):
Per la fisica esiste solo ciò che ha un’unità di misura.
Se qualcosa non può esser misurato, ragioniamo sul nulla.
Come faccio a migliorare la mia corsa su 100 metri se non mi cronometro? Se ci pensiamo bene questo accade in tanti settori: se riusciamo a ricavare dei numeri sensati da concetti astratti come la sicurezza, la qualità, la soddisfazione, la trasparenza, ecc. Possiamo anche monitorare i nostri progressi e ragionare sulle strategie in base a dati oggettivi.
Pensa se esistessero una serie di numeri o indicatori capaci di dirci l’efficacia potenziale della GSA di un azienda: riuscendo a monitorare tali valori periodicamente sarebbe possibile capire in che direzione si sta andando e dove andare a correggere o migliorare.
GSA contestualizzata con gli obbiettivi della sicurezza antincendio
Il 70-80% delle volte, soprattutto quando i soldi sono pochi e si vuole solo ottenere un’autorizzazione ad esercitare una certa attività, l’obbiettivo della sicurezza antincendio è principalmente la salvaguardia della vita umana; solo in casi specifici si richiede la protezione dei beni e/o la tutela dell’ambiente.
Per raggiungere questi obbiettivi, affinché tutte le misure antincendio progettate siano efficaci (in primis quelle di protezione attiva), non si può prescindere da una corretta GSA durante il normale esercizio dell’attività.
Affinché si verifichino queste condizioni, è necessario contestualizzare gli elementi della GSA con i reali obbiettivi della sicurezza antincendio.
Per fare questo lavoro, tali obbiettivi vanno destrutturati almeno in questi sub-obbiettivi:
SUB-OBBIETTIVI DI SICUREZZA ANTINCENDIO | ESEMPI | |
---|---|---|
1 | Ridurre le probabilità di innesco dell’incendio | Progettazione degli impianti a regola d’arte |
2 | Ridurre le probabilità che possa crearsi un’atmosfera infiammabile o esplosiva | Progettazione di una corretta ventilazione/estrazione d’aria, o attuazione di procedure di lavoro ad hoc |
3 | Ridurre le probabilità che l’incendio possa propagarsi | Progettazione del layout dell’attività, formazione specifica ai dipendenti |
4 | Aumentare le probabilità che le misure di protezione attiva, derivate da procedure gestionali, siano efficaci | Verifica con prove ed addestramento, controllo e manutenzione degli estintori |
5 | Aumentare le probabilità che le misure di protezione attiva, derivate da dispositivi automatici, siano efficaci | Controllo e manutenzione di impianti ed attrezzature antincendio |
6 | Aumentare le probabilità dell’efficacia delle misure di protezione passiva | Rispetto delle condizioni d’uso e manutenzione di vernici intumescenti e altri materiali di protezione, nonché la continuità delle compartimentazioni |
Un registro dei controlli potenziato
A conclusione, avendo esplicitato i sub-obbiettivi di sicurezza antincendio, se è possibile estrarre dei numeri che possano misurarli, sarà possibile ad esempio “potenziare” il registro dei controlli annotando tali valori e, magari, integrando la sua analisi in una riunione periodica con datore di lavoro, RSPP, RLS e medico competente.
Certamente non è nulla di obbligatorio ma, banalmente:
Non può esistere un miglioramento continuo se ci fermiamo al limite delle prescrizioni minime normative
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