Mi è capitato più di una volta, durante i corsi di addestramento antincendio, che mi chiedessero come si sarebbe dovuto intervenire su una persona che andava a fuoco.

La possibilità è remota ma, se succede, esistono delle procedure ben precise che ci consentono di evitare l’uso degli estintori che, ricordo, non sono stati ideati per essere usati sulle persone.

Prima di iniziare ad illustrare le modalità, per chi è estraneo alla materia, è necessario ricordare ai meno esperti cosa è il fuoco.

Certamente si può dire che il fuoco è l’effetto della reazione di combustione, la quale produce luce, calore e prodotti chimici, che, per poter esistere, ha bisogno di almeno tre elementi:

  • Innesco: un energia che attivi la reazione di combustione;
  • Combustibile: del materiale (solido, liquido, gassoso, ecc…) che sia in grado di bruciare;
  • Comburente: l’ossigeno contenuto nell’aria;

Tali elementi sono classicamente rappresentati in quello che viene chiamato il triangolo del fuoco:

Il triangolo del fuoco

Grazie al triangolo del fuoco, si riesce anche a capire come si può intervenire per spegnere una fiamma: basta eliminare uno dei tre elementi e il fuoco si spegne.

Con questa premessa propedeutica posso dirti subito che, più o meno in tutto il mondo, la procedura per spegnere le fiamme su una persona è la seguente:

  • La vittima deve fermarsi. Sembra banale, ma l’istinto di una persona che prende fuoco è quello di fuggire, rendendo impossibile l’aiuto da parte degli altri.
  • La persona esposta alle fiamme deve gettarsi a terra, rotolandosi a destra e sinistra, proteggendo il viso ed evitando di respirare fumi.
  • Se possibile, una persona vicina può utilizzare una coperta antifiamma per soffocare la combustione (in questo modo si isola il fuoco dal comburente);

Poi, a fuoco spento, si dovrà il prima possibile chiamare i soccorsi e nell’attesa raffreddare la pelle ustionata sotto acqua fredda per 10-15 minuti.

Questo è quello che potrebbe accadere nella migliore delle ipotesi, ma potrebbero esserci degli imprevisti…

Se non ho la coperta antifiamma? Se il rotolarsi non basta?

A quel punto l’istinto prende il sopravvento e, alla faccia delle norme e delle certificazioni, potremmo sparare l’estintore direttamente sul malcapitato.

In questo caso quale estintore dovremmo usare?

Prima di usarne uno, se si è in stagione invernale e hai a disposizione un cappotto, potresti usare quello al posto della coperta (magari se riesci bagnalo prima, ma non so se avrai tempo).
Se siamo in estate e ci sono delle bottigliette d’acqua a portata di mano, magari potresti gettare dell’acqua sul malcapitato che si rotola a terra.

Se nemmeno puoi usare questi espedienti allora, per quanto mi riguarda, usa un estintore qualsiasi, facendo attenzione alle peculiarità dell’agente estinguente; certamente qualsiasi intossicazione o ustione da freddo localizzata è molto meglio di morire arso vivo.

Questo parere è puramente soggettivo; se usi l'estintore su qualcuno e ti fanno causa non provare dare la responsabilità a quello che ho scritto in questo post 😎

Adesso è invece necessario ricordare cosa bisogna fare per utilizzare un estintore:

  1. Controlla se il luogo e la modalità di intervento sono sicuri. In Italia non è un obbligo essere eroi, se ti accorgi che stai rischiando la vita, nessuno ti condannerà (legalmente) se lascerai bruciare il tuo amico. Sul piano etico la questione è ovviamente diversa, ma resta una decisione tua.
  2. Utilizza l’estintore valutando l’effetto che potresti avere sulla persona che vuoi salvare.

Gli scenari possibili

Di seguito gli scenari che potrebbero capitare:

Utilizzo dell’estintore a polvere. Questo scenario è senza dubbio il più probabile, in quanto l’estintore a polvere è uno dei più utilizzati nelle attività civili italiane.
Apri tutte le finestre e comunica alla persona in fiamme, in maniera ferma e decisa, di proteggersi il viso e dirigi il getto dell’estinguente verso la base delle fiamme, facendo attenzione a non ostacolargli le vie respiratorie.

Utilizzo dell’estintore a CO2. Ciò è meno probabile, ma può accadere; ricorda che l’anidride carbonica, oltre ad essere asfissiante, appena fuoriuscita dall’estintore può causare ustioni da freddo e, se si colpisce un’occhio, causare la cecità.
Questo significa che alla persona coinvolta dalle fiamme, dopo aver aperto tutte le finestre, bisognerà comunicare di proteggersi il viso e di trattenere il respiro (anche se sarà difficile mantenere il sangue freddo), e potrai dirigere l’estintore verso la base delle fiamme.
Attenzione: se l’ambiente è piccolo, pur avendo aperto le finestre, c’è il rischio di asfissia.

Per l’uso dell’estintore a schiuma, molto meno diffuso degli altri, valgono le considerazioni dell’estintore a polvere.

Infine, se sarai così fortunato da trovare degli estintori ad acqua, potrai estinguere l’incendio senza preoccuparti troppo di di eventuali danni alla vittima.

Sperando che il contenuto sia stato di tuo gradimento, ti lascio con alcune fonti di letteratura utili all’approfondimento:

RIFERIMENTOAUTORE
How to Put Out a Fire on Someone’s Clothes: A GuideChase Lambert
Fire & Burn PreventionCity of Portland Fire & Rescue
What to do if your clothes catch fireMetropolitan Fire Service South Australia

Hai bisogno di saperne di più?

Le informazioni sono tante e non è facile riassumerle tutte in un articolo. Puoi però continuare la navigazione per cercare quello che ti serve…

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