Spesso, durante le consulenze preliminari, ci viene fatta questa domanda.
Se hai necessità di una risposta rapida, andiamo dritti al punto:
L’impianto è necessario ogni qualvolta c’è un’evidenza nella valutazione del rischio incendio. Tale valutazione del rischio può essere effettuata direttamente dai VVF con relativo obbligo normativo, oppure essere effettuata dal progettista con il nuovo Codice di prevenzione incendi.
Capiamo bene che in questa banale risposta c’è tutto e niente per cui, se vuoi continuare a leggere, ti spieghiamo meglio nello specifico.
In base alla tipologia di incendio da spegnere possiamo adottare tre strategie fondamentali, o la loro combinazione:
- estinzione: quando si punta al completo spegnimento dell’incendio, ossia quando è di dimensioni limitate.
- estinzione e/o controllo: quando si vuole evitare che l’incendio raggiunga delle zone critiche, quando l’incendio risulta complesso da spegnere;
- estinzione e/o controllo e/o inibizione: quando, in un eventuale incendio indomabile, si agisce per fare in modo che gli effetti distruttivi siano ridotti.

Tali obbiettivi possono essere raggiunti, ad esempio, con un impianto manuale ad idranti, o sistema a sprinkler di spegnimento automatico, o con impianti di protezione avanzata che utilizzano estinguenti innovativi.
Per cui sarà il normatore, o il progettista, a decidere quale soluzione sia la più giusta per la tua azienda.
Concludo con un video trovato in rete che mostra la differenza che può fare un sistema di spegnimento automatico, anche in un’abitazione.
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Le informazioni sono tante e non è facile riassumerle tutte in un articolo. Puoi però continuare la navigazione per cercare quello che ti serve…