Premessa necessaria anche se ripetitiva:
L’impianto è necessario ogni qualvolta c’è un’evidenza nella valutazione del rischio incendio.
Tale valutazione del rischio può essere effettuata direttamente dai VVF con il relativo decreto prescrittivo, oppure essere effettuata dal progettista con il nuovo Codice di prevenzione incendi.
Questa è la risposta immediata, secca.
Se non ti basta di seguito trovi un approfondimento in merito
Gli impianti di rivelazione e allarme incendio (IRAI) hanno lo scopo di rivelare velocemente un incendio e segnalare l’allarme al fine di attivare le misure di protezione (come gli idranti) o le misure gestionali del personale addetto alle emergenze.

La rivelazione può essere effettuata secondo vari criteri:
- rivelazione di calore;
- rivelazione di fumo;
- rivelazione di gas;
- rivelazione di fiamme;
- rivelazione multi-criterio.
La scelta di questi rivelatori dipende dalla tipologia di incendio da sorvegliare, dalla disposizione dei locali e da altre valutazioni tecniche specifiche (carico di incendio, affollamento, ecc.).

Anche l’allarme ha diverse opzioni di segnalazione:
- manuale, nelle attività a basso rischio incendio;
- acustica, con sirene, campanelle o altoparlanti veri a servizio di un centro di gestione delle emergenze;
- luminosa, per i non udenti, per le attività con poca luce o semplicemente a completamento di quella acustica.
La scelta di queste opzioni, oltre che dal tipo di attività, dipende anche dal tipo di occupanti (se hanno familiarità con l’edificio, se sono allettati, ecc…).

Hai bisogno di saperne di più?
Le informazioni sono tante e non è facile riassumerle tutte in un articolo. Puoi però continuare la navigazione per cercare quello che ti serve…